Domande frequenti: come diventare un arciere

La FITARCO – Federazione Italiana Tiro con l’Arco, indica come età minima per iniziare a praticare l’attività di tiro, almeno 9 anni. Sarà a discrezione dell’istruttore accettare o non accettare il neofita in base alle sue caratteristiche fisiche al fine di non traumatizzare a livello fisico il corsista in tenera età.

Evita il “fai da te” sia per motivi legali che per motivi fisici. Un gesto eseguito in modo scorretto può causare gravi disturbi a livello muscolare e scheletrico. Consigliamo di iscriversi a corsi specifici tenuti da esperti per apprendere le nozioni di base e le corrette esecuzioni dei gesti per affinare la tua tecnica di tiro.

Dalle quattro alle cinque settimane, in base alla disponibilità del corsista.

No. Al termine del corso puoi decidere se proseguire oppure no nella pratica della disciplina. In caso affermativo, si procede con l’iscrizione alla società e l’istruttore ti affiancherà nell’acquisto della tua strumentazione in base alle tue esigenze.

No. Se vuoi iscriverti alla A.S.D. Arcieri del Borgia 04-111 devi dimostrare di aver frequentato un corso base di tiro presso una qualsiasi società affiliata alla FITARCO o alla FIARC.

No, il tiro con l’arco può essere praticato da tutti, anche da persone diversamente abili e, con particolari accorgimenti, anche da non vedenti o ipovedenti. E’ uno dei pochi sport in cui normodotati e disabili sono sullo stesso livello.
Dimentica la forza e la mira: è la concentrazione il cardine fondamentale di questa disciplina. Gli studi dimostrano, infatti, che praticare il tiro con l’arco può aiutare ad aumentare la concentrazione, soprattutto nei bambini in età scolastica.

Innanzitutto devi essere regolarmente iscritto alla società ed essere in possesso del certificato medico valido per attività agonistica. Prima di partecipare a una gara, consigliamo inoltre di praticare il tiro per alcuni mesi una volta terminato il corso per essere sicuri di aver memorizzato la tecnica e le sequenze di tiro.
E’ anche opportuno sentire il parere degli istruttori e del direttore della società che giudicheranno il tuo livello di preparazione e ti indicheranno il programma di allenamento più adeguato per prepararti alla gara.